La nascita del Messia

 

La tradizione vuole che Gesù Cristo sia nato il 25 dicembre dell’anno 1 d.C., ma anche il vaticano ha riscontrato seri dubbi su questa datazione. Eppure le Scritture stesse, alla luce dei testi nelle lingue originarie, possono dare chiare indicazioni sulla data, avvalendoci anche delle moderne conoscenze.

Questo trattato non vuole essere esaustivo e completo, ma un riassunto semplificato di un più ampio e complesso studio Biblico.

Non è la data di nascita di Gesù Cristo che è motivo di fede, ma rendere la giusta credibilità alla Bibbia onora il credente nel rispetto della Parola di Dio. Qualunque mese dell’anno è sempre buono per rendere omaggio al nostro Signore e Salvatore. Non è necessario cambiare il calendario, ma è utile intendere cosa è scritto.

Cominciamo dalle indicazioni del vangelo di Luca.

 

Luca 2:1 Ora, in quei giorni fu emanato un decreto da parte di Cesare Augusto che si compisse il censimento di tutto l'impero.

Luca 2:2 Questo censimento fu il primo ad essere fatto quando Quirinio era governatore della Siria.

Luca 2:3 E tutti andavano a farsi registrare ciascuno nella sua città.

Luca 2:4 Or anche Giuseppe uscì dalla città di Nazaret della Galilea, per recarsi in Giudea nella città di Davide, chiamata Betlemme, perché egli era della casa e della famiglia di Davide,

Luca 2:5 per farsi registrare con Maria, sua moglie, che aveva sposato e che era incinta.

L’imperatore Cesare Augusto altri non era che Caio Giulio cesare Octaviano (63 AC – 14 DC), successore a Giulio Cesare, dopo lo scontro contro Antonio (e Cleopatra). A Cesare Augusto dedicarono il giubileo, dei 25 anni di imperatore, nell’anno 2 AC, e nella preparazione dell’evento, nell’anno 3 AC emanarono un censimento nel mondo Romano.

Quirinio non era governatore della Siria a quel tempo, ma la parola “governatore” è una errata traduzione del greco ¹gemoneÚw (hêgemoneuô) che vuol dire anche “essere leader, comandante, condurre” di una provincia o di un proconsole o di un procuratore. Infatti nel 3 AC Sanzio Saturnino era governatore della Siria e Quirinio era il funzionario incaricato del censimento (Emil Schürer; Martin). Una volta compresa l’errata traduzione di “governatore”, abbiamo potuto dissipare ogni contraddizione fin qui.sollevata da tanti storici.

 

Adesso prendiamo in considerazione il libro della Rivelazione, spesso chiamato dell’Apocalisse.

Apocalisse 1:1 'Apok£luyij 'Ihsoà Cristoà, = Rivelazione di Gesù Cristo

Con queste parole inizia il primo verso dell’Apocalisse, dove la parola greca per Apocalisse è: ¢pok£luyij (apokalupsis) = rivelazione della verità, istruzione; quindi Apocalisse altro non è che la traslitterazione italiana della parola greca che significa esattamente Rivelazione, che assume un senso decisamente non catastrofico come invece ci ha abituati la parola Apocalisse.

Ebbene, il libro della Rivelazione non è solamente una profezia di eventi futuri, ma una rivelazione, e quindi chiarimento e comprensione, anche di eventi passati, come la rivelazione del Messia in:

 

Apocalisse 12:1 Poi apparve nel cielo un gran segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.

La parola segno è tradotta dal greco shme‹on (sêmeion) che vuol dire segno, prodigio, marchio, ma anche segno riferito allo zodiaco o costellazione. L’unica donna delle costellazioni dello zodiaco è Virgo (Vergine). Nel 3 AC la costellazione della Vergine risulta attraversata dal sole nel periodo che va dal 27 Agosto al 15 Settembre. (La simbologia della corona, essendo il segno zodiacale iniziale, rappresenta la sua posizione di capo dello zodiaco.) Oltre al sole c’è anche la posizione della luna ai piedi del segno. Ebbene, questa configurazione, visibile nel cielo della Palestina, del sole e della luna in Vergine del 3 AC si è verifica esattamente l’11 Settembre.

Secondo questa ricerca, di cui questo è solo un breve sunto, Gesù Cristo nacque l’11 Settembre 3 AC..

La data non è la cosa più importante di questo unico e meraviglioso evento nella storia dell’umanità, ma  le modalità che si sono adempiute secondo le profezie di Dio ai Suoi uomini, di cui abbiamo visto alcuni segni nel precedente insegnamento, tra cui l’annuncio dato ai pastori.

Luca 2:6 Così mentre erano là, giunse per lei il tempo del parto.

Luca 2:7 Ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, e lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

Luca 2:8 Ora in quella stessa regione c'erano dei pastori che dimoravano all'aperto nei campi, e di notte facevano la guardia al loro gregge.

Luca 2:9 Ed ecco, un angelo del Signore si presentò loro e la gloria del Signore risplendette intorno a loro, ed essi furono presi da grande paura.

Luca 2:10 Ma l'angelo disse loro: «Non temete, perché vi annunzio una grande gioia che tutto il popolo avrà;

Luca 2:11 poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore.

Luca 2:12 E questo vi servirà di segno: Voi troverete un bambino fasciato, coricato in una mangiatoia».

Luca 2:13 E ad un tratto si unì all'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio, dicendo:

Luca 2:14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore».

Luca 2:15 E avvenne che, quando gli angeli si allontanarono da loro per ritornare in cielo, i pastori dissero tra loro: «Andiamo fino a Betlemme, per vedere ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto conoscere».

Luca 2:16 Andarono quindi in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, che giaceva in una mangiatoia.

Luca 2:17 Dopo averlo visto, divulgarono quanto era stato loro detto a proposito di quel bambino.

Luca 2:18 E tutti coloro che li udirono si meravigliarono delle cose raccontate loro dai pastori.

Luca 2:19 Maria custodiva tutte queste parole, meditandole in cuor suo.

Luca 2:20 E i pastori se ne ritornarono, glorificando e lodando Dio per tutte le cose che avevano udito e visto, come era stato loro detto.

Dio non ha mandato i Suoi angeli dai re, dai Farisei o Sadducei o altri potenti della terra, ma agli umili pastori, e non perché erano poveri, come poveri non erano neppure Giuseppe né Maria, che si trovavano in una stalla solo perché non c’era più posto nell’albergo di Betlemme e poiché Maria stava già per partorire, Giuseppe non poteva portarla in un altro paese a cercare un albergo.

Questi umili pastori risposero subito con entusiasmo e di fretta andarono a rendere omaggio al neonato Messia, al Re dei re, al Figlio di Dio. I superbi sacerdoti e dottori del tempo non avrebbero risposto allo stesso modo, tanto è vero che Erode cercò di far uccidere Gesù  ancora bimbo, solamente per invidia e assurda rivalità.

Nessuno fra i giudei del tempo seppe riconoscere i tempi maturi della nascita del tanto atteso Messia.

Dio ha preparato tutto per questo evento, come pure per la nostra salvezza e vita eterna al ritorno di Cristo.

 

Bisogna anche notare che nel mese di Dicembre non sarebbe possibile che i pastori stessero fuori la notte per portare le pecore all’alpeggio, e neppure si sarebbe mai disposto un censimento in una stagione dell’anno difficile ai trasferimenti.

 

Il nostro Messia, il Cristo, l’Unto è nato per volere di Dio per salvare gli umili e mansueti della terra, cioè per tutti quelli che lo riconoscono come proprio Signore e Salvatore. Viva Dio.

La Bibbia insegna